L’insegnante Facilitatore

Una nuova frontiera
pag. 180, 1a edizione 2011, La Meridiana, Molfetta (BA), 2011.
Prezzo: € 18,00
ISBN: 978-88-6153-200-7

Il “mal di scuola”, così diffuso tra gli studenti, si fa largo sempre più anche tra gli insegnanti. Le classi sono formate da gruppi difficili, compositi, dove spesso i freni si allentano fino a provocare situazioni aggressive o veri e propri abusi. Anche gli insegnanti sono in crisi. La domanda è: “hanno perso la voglia di imparare cose nuove, oppure hanno solo un gran bisogno di rigenerarsi, di recuperare fiducia e ricaricare le batterie?”.
Questo libro non offre un’analisi della crisi. Più modestamente, ma forse anche più efficacemente, vuole avanzare una proposta di cultura e metodo per concepire buone pratiche possibili. Non come una formula magica adatta per tutte le situazioni, ma come un percorso per attraversare le situazioni complesse, i conflitti intricati, i “banchi” di prova reali che ogni giorno si riproducono in aula.
La chiave è ripensare il ruolo dell’insegnate come un facilitatore. Intendiamoci. Facilitazione non è buonismo, semplificazione, visione ottimistica delle relazioni e delle istituzioni. Ma cos’è allora?
È un metodo che richiede una valenza sociale ed educativa, un nuovo sapere complesso. Ogni persona, relazione, organizzazione ha aspetti funzionali buoni e aspetti disfunzionali non buoni. La qualità delle relazioni e delle emozioni influenza l’efficacia dei percorsi di apprendimento. E, dunque, i fattori emotivi in una classe si possono canalizzare verso l’azione didattica e viceversa.
Questo libro offre la strumentazione per stare “dentro il casino” del gruppo classe, in maniera vigile e attiva, nella convinzione che così si possa riuscire a trasformarlo. Fino a renderlo un gruppo di apprendimento.


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