Corpo, Mente, Relazioni sono inestricabilmente intrecciati e rappresentano l’ampio spettro del vivente. Questo, ci deve spingere a trovare mappe e metodi più adeguati, per creare ambienti organizzativi e sociali più a misura del vivente, più facilitati e facilitanti.

La nostra condizione di umani, persone e organizzazioni la possiamo sintetizzare come natural-culturale.

Nasciamo con un equipaggiamento fisiologico e psicobiologico che deve essere esposto alla cultura umana per realizzare pienamente il suo potenziale, le esperienze che andiamo a fare sono determinanti per lo sviluppo del tessuto cerebrale. Siamo natura e siamo cultura, l’ereditarietà (natura) e l’ambiente (cultura) interagiscono tra loro come fattori inscindibili.

Siamo infatti l’incrocio di innatismi biologici e di storie di vita, di impulsi viscerali automatici e di culture apprese. Diversi cicli regolatori dell’organismo, della diade organismo e ambiente, dell’interazione intersoggettiva sono tutti cicli di operazioni mente-corpo-mondo.

L’”ombrello del comportamewnto” tenta di rappresentare una inedita triade:

  • Biologica, la specie, come siamo, funzionamenti automatici, inconsci, natura (geni);
  • Psicologica, individuale, chi siamo, tratti individuali, cultura, apprendimenti/1 (famiglia);
  • Sociale, dei contesti, cosa siamo, ruoli lavorativi, cultura, apprendimenti/2 (società).

La sfera della natura incapsula in ognuno di noi automatismi già presenti alla nascita, con caratteristiche universali, uguali cioè ai nostri simili in tutto il mondo, per noi sapiens che apparteniamo ai mammiferi, “mammiferi ultra sociali”.

La “facilitazione esperta” considera il comportamento umano trinitario, perché comprende la specie, la persona, la società. Quesi tre fattori hanno relazioni dirette rispettivamente con l’innatismo e la genetica, le esperienze familiari della prima infanzia e l‘istruzione avuta, le condizioni storiche e l’ambiente sociale in cui abbiamo vissuto e viviamo.


ANNO DI PROGETTAZIONE: 2018

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